Giulio Paolini (Genova, 1940)

si diploma nel 1959; le esperienze nei campi della tipografia e della fotografia risultano fondamentali per la sua formazione. Spesso associato al movimento dell'Arte Povera, si distingue per una pratica artistica più strettamente concettuale. Nel 1960 realizza Disegno geometrico, prima opera e riferimento costante della sua intera ricerca. L’artista mantiene una posizione di completa autonomia rispetto al clima dominante della metà degli anni ’60, rimanendo sempre all’interno dei confini dell’arte e interrogando gli “attori” dell’esperienza artistica stessa: autore, spettatore, sguardo, inquadratura spaziale del quadro, spazio della rappresentazione. Negli anni ’70, la produzione è caratterizzata principalmente da due linee di ricerca: la prospettiva e il tema del doppio. Successivamente, l’artista si concentra sull’atto espositivo inteso come momento dell’incontro con l’opera; lo stesso, diventa l’opportunità per creare situazioni spesso in dialogo con l’ambiente, sottolineando l’importanza del concetto di teatralità nel lavoro. Le riflessioni recenti, nell’incessante indagine artistica dell’artista, si incentrano soprattutto sul tema dell’autore e del suo rapporto con l’opera. Dal 1969 realizza scene e costumi per rappresentazioni teatrali; si ricordano i progetti con C. Quartucci e le scenografie per due opere di R. Wagner, 2005, 2007. Fin dagli esordi Paolini accompagna la sua produzione artistica con riflessioni che nel tempo hanno permesso la pubblicazione di libri d'artista, antologie di scritti e altre pubblicazioni. Dopo la prima mostra personale del 1964, Galleria la Salita, Roma, il lavoro di Paolini viene riconosciuto in Italia e all’estero. L’artista espone nelle più importanti gallerie internazionali ed in numerosi spazi pubblici tra cui si ricordano Museo Abteiberg, Mönchengladbach; Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris; Kunstmuseum, Lucerna; Staatsgalerie, Stoccarda; Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano; Museo di Capodimonte, Napoli; Musée des Beaux-Arts, Nantes; Palazzo della Ragione, Padova; Museo Archeologico Nazionale, Napoli; Palazzo delle Esposizioni, Roma; MACRO, Roma; Museo Poldi Pezzoli, Milano; Center for Italian Modern Art, New York. Tra le maggiori antologiche si ricordano quelle organizzate presso Palazzo della Pilotta, Parma, 1976; Nouveau Musée, Villeurbanne, 1984; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 1988; Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum, Graz, 1998; Fondazione Prada, Milano, 2003; Kunstmuseum, Winterthur, 2005. Partecipa alla Biennale di Venezia, 1970, 1976, 1978, 1980, 1984, 1986, 1993, 1995, 1997, 2013; alla Biennale di Parigi, 1971, 1973; alla Quadriennale di Roma, 1973; a Documenta, Kassel, 1972, 1977, 1982, 1992; alla Biennale di San Paolo, 1973, con Menzione d’onore, e alla Biennale di Sidney, 1979. Le numerose mostre collettive includono le esposizioni legate all'Arte Povera e le principali rassegne internazionali di arte italiana. Riceve diversi premi e riconoscimenti e attualmente il suo lavoro è rappresentato in collezioni pubbliche internazionali. Le più significative pubblicazioni monografiche dedicate all’artista sono realizzate in occasione delle mostre personali di Parma (1976), Lucerna (1981), Ravenna (1985), Stoccarda (1986), Graz (1998) e Milano (2003). Nel 1990 F. Poli cura una monografia sull'artista; nel 1995 viene pubblicato Giulio Paolini. La voce del pittore – Scritti e interviste 1965- 1995, raccolta di scritti e interviste a cura di M. Disch; nel 2008 viene poi pubblicato Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, catalogo ragionato in due volumi delle opere realizzate dal 1960 al 1999. Creata nel 2004, oggi la Fondazione Giulio e Anna Paolini prosegue la documentazione e mediazione dell’attività dell’artista. Nel 2022 inaugura la personale Quando è il presente al Museo Novecento di Firenze a cura di Bettina Della Casa e Sergio Risaliti e partecipa alla collettiva Renverser ses jeux al Jeu de Paume, Parigi.

Nel 2022 è vincitore del Praemium Imperiale nella categoria "pittura".

Studio G7 ha dedicato all'artista le personali Collezione, 1974; Mimesi, 1975; Cythère, 1984; Opere grafiche, 2000; Immacolata Concezione. Senza titolo/ senza autore, 2008; Giulio Paolini, opera grafica e collage, 2014; la doppia personale con Jacopo Mazzonelli ISORHYTHM, 2019, a cura di Bettina Della Casa.

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